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Una mosca fastidiosa

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C’è una mosca fastidiosa che ronza

una di quelle mosche noiose sempre dattorno

se apri bocca per respirare se parli se sorridi

col panorama dei denti in bella mostra

Ma finirà che quella mosca l’acchiappo

prima del desinare prima della tovaglia a fiori

prima della salsiccia alla brace

 

Il tempo è strano è inverno eppure

certi insetti fanno ancora la loro apparizione

allo stesso modo ti ritrovi tizio intorno

quando piove _così tedioso_

quando tira vento col suo fischio assillante

quando tra le nuvole fa capolino il sole

E brami la solitudine ogni giorno che passa

ogni notte ed al mutare di ogni stagione.

 Dedalus - 29/01/2021 23:05:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

Mi piacciono le espressioni estemporanee che la poetessa esterna quasi con noncuranza, mostrando movimenti di esseri e la quotidianeità degli oggetti che la circondano, a volte ai ricordi fa prendere corpo cavandoli fuori dall’immaginazione ed il fatto che essa si lasci infastidire da una innocua sebben fastidiosa mosca "C’è una mosca fastidiosa che ronza" ci fa ben comprendere come per lei sia importante narrare la poesia degli oggetti, delle cose, del mondo e della gente. La sua panoramica spazia e lo sguardo si affina e scorre e trascorre su tutto. E poi vengono le riflessioni "è inverno eppure/certi insetti fanno ancora la loro apparizione/allo stesso modo ti ritrovi tizio intorno/quando piove _così tedioso_/... /E brami la solitudine" che stanno a significare come il suo poetare sia la vita di tutti i giorni. Eccellente testo.

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